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Archives 2013

Purificare l’acqua con il coriandolo

Al 246esimo Meeting ed Esposizione Nazionale della Società Chimica Americana nel menù del giorno è stato proposto un ingrediente favorito della cucina messicana, sud-asiatica e di altre cucine speziate – il coriandolo – quale modo nuovo e poco costoso per purificare l’acqua potabile.

Douglas Schauer, riportando una ricerca svolta dagli studenti di un College, ha dichiarato che il coriandolo, conosciuto anche come prezzemolo cinese o cilantro, promette bene come nuovo “bioassorbente” per rimuovere dall’acqua contaminata piombo ed altri metalli pesanti potenzialmente tossici.

Sostiene Schauer che il coriandolo potrebbe sembrare troppo costoso per essere utilizzato nella decontaminazione di grandi quantità di acqua per bere e cucinare, tuttavia questa pianta cresce spontanea in numerosissimi Paesi che hanno problemi con l’inquinamento dell’acqua da metalli pesanti. È pertanto facilmente disponibile, economico e ha una buona prospettiva di rimuovere alcuni metalli come piombo, rame e mercurio, che possono essere nocivi alla salute umana.

Coriandolo

I metodi convenzionali per rimuovere i metalli pesanti dall’acqua, come i trattamenti con carbone attivo (usato nei filtri dei purificatori domestici di acqua) o altre tecnologie più avanzate come le resine a scambio ionico, sono molto efficaci. Tuttavia possono essere molto costosi per essere utilizzati nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto nelle aree rurali. Il bisogno di costi più bassi e di alternative sostenibili ha promosso la ricerca sui bioassorbenti. Questi materiali naturali, che vanno dai microbi alle piante, afferrano i metalli pesanti in modalità che includono sia l’assorbimento che l’adsorbimento.

«Il nostro obiettivo è trovare dei bioassorbenti che gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo possono ottenere con poco o nulla», spiega Scahuer. «Quando il filtro nella caraffa di purificazione dell’acqua deve essere cambiato, possono andare fuori, raccogliere un mazzetto di coriandolo o di qualche altra pianta, e rapidamente c’è un nuovo filtro pronto per purificare l’acqua.»

Schauer, che è ricercatore all’Ivy Tech Community College, ha reclutato i suoi studenti in questa ricerca; insieme hanno lavorato con altri scienziati dell’Università Politecnica Francisco I Madero a Hidalgo. Spiega Schauer che il Messico non ha un sistema per filtrare i metalli pesanti dall’acqua, ma il coriandolo cresce spontaneo in grandi quantità. I loro esperimenti su piccola scala hanno indicato che il coriandolo può essere più efficace del carbone attivo nel rimuovere metalli pesanti come il piombo.

Il segreto del coriandolo può risiedere nella struttura delle pareti esterne delle microscopiche cellule che costituiscono la pianta. Esse hanno un’architettura ideale per assorbire i metalli pesanti. Altre piante, inclusi i cugini del coriandolo come il prezzemolo, hanno caratteristiche simili e sono potenzialmente in grado di lavorare come bioassorbenti. Schauer ritiene che i bioassorbenti come il coriandolo potrebbero essere confezionati in pacchetti simili alle bustine del tè, in cartucce filtro riutilizzabli o anche in palline da infusione e venire così utilizzate per rimuovere i metalli pesanti.

Fonte: American Chemical Society (ACS). “Cilantro, that favorite salsa ingredient, purifies drinking water.” ScienceDaily, 12 Sep. 2013. Web. 20 Sep. 2013

Polizza RC professionale: obbligo dal 15 agosto 2013

Dal 15 agosto 2013 tutti i professionisti (eccetto i medici, per i quali il termine è prorogato al 15 agosto 2014) dovranno possedere un’assicurazione professionale. Qualsiasi professionista che esercita attività (ed è dunque iscritto ad un Ordine professionale) ha l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa a copertura di eventuali danni causati a terzi dal suo lavoro e di comunicare al cliente il massimale e gli estremi della polizza stessa.

L’art. 1 della proposta di legge, assegnata il 9 gennaio 2008 in sede referente alle Commissioni riunite Giustizia e Attività produttive di Montecitorio, recante “Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile per coloro che esercitano libere professioni” si apre con: Chiunque esercita un’attività in regime libero-professionale è soggetto all’obbligo dell’assicurazione privata per la responsabilità civile derivante dall’esercizio di tale attività. Il provvedimento ha lo scopo di regolamentare in modo organico la responsabilità civile dei liberi professionisti iscritti ad albi od ordini professionali.

Dopo 5 anni e mezzo (trascorso che parla da solo sulla rapidità della legislazione italiana) sembra che si sia giunti ad una conclusione dell’iter. Salvo cambiamenti dell’ultima ora, dal 15 agosto 2013 i professionisti che lavorano in ambito privato, al momento di assunzione di un incarico, dovranno possedere una polizza professionale (art.3 del D.L. 138-2011  e art.9 del D.L. 1-2012). L’obbligo scatta in virtù del D.P.R. 137/2012  “Riforma delle professioni”. L’onere di stipula di una polizza serve per assicurare il risarcimento al cliente per eventuali danni provocati da un professionista, ma ha anche l’utilità di proteggere il patrimonio di quest’ultimo. Nel settore pubblico l’obbligo già esiste da tempo per professionisti esterni e per diversi incarichi.

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La legge non specifica quali dovranno essere le caratteristiche della polizza da sottoscrivere, la Riforma delle Professioni (D.P.R. 137/2012) stabilisce solo che “il professionista è tenuto a stipulare […] idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale. L’idoneità è rimessa alla scelta del professionista, e definita in sede contrattuale, con la definizione di tutte le caratteristiche della polizza (massimale, copertura dei rischi, scoperti, franchigie, etc..).

Un professionista deve essere in grado di scegliere una buona soluzione in base all’attività svolta, facendo attenzione che la polizza copra tutti i possibili danni che l’esercizio della propria attività possa causare. Le polizze in genere prevedono la copertura dell’assicurato anche da errori o omissioni da parte di suoi collaboratori.

Le responsabilità di un professionista sono di tipo civile, amministrativo, penale e disciplinare. Una polizza copre la responsabilità civile in caso di inadempienza, negligenza, imprudenza o di mancata osservanza di norme che dovrebbero essere conosciute (imperizia). La copertura, in genere, vale anche se tali azioni sono rese con colpa grave. Non possono essere mai risarcite le conseguenze di un atto o di una omissione dolosa (vi è dolo quando c’è coscienza e volontà di commettere l’illecito).

La polizza può tutelare anche la responsabilità amministrativa, nel caso di incarichi pubblici dove è chiamata a pronunciarsi la Corte dei Conti. Le responsabilità penali e disciplinari ovviamente non possono essere contemplate dalla polizza. Alcune, però, prevedono la possibilità di copertura, generalmente con oneri aggiuntivi, di costi e spese legali in caso di procedimenti penali.

Gestione e manutenzione degli Impianti Termici: il nuovo Regolamento

Il 12 luglio scorso è entrato in vigore il nuovo Regolamento in materia di impianti termici (DPR 74/2013), che adegua alle norme europee la disciplina italiana relativa all’esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari. Il decreto riguarda anche i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per gli esperti e gli organismi a cui affidare i compiti di ispezione in ambito di edilizia sia pubblica sia privata. Con questo provvedimento l’Italia completa il recepimento della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia, da poco sostituita dalla Direttiva 2010/31/UE.

Il regolamento agevola le procedure per gli impianti che hanno una potenza inferiore a 100 Kw (all’incirca il 90% del totale degli impianti), ad esempio sancendo che i controlli su questi impianti non siano più annuali, bensì biennali o quadriennali in dipendenza del tipo di alimentazione e della potenza.

I valori massimi della temperatura degli ambienti diventano 18°C (con + 2°C di tolleranza) per il riscaldamento negli edifici a destinazione industriale o artigianale, 20°C (con + 2°C di tolleranza) per il riscaldamento in tutti gli altri edifici, 26°C (con – 2°C di tolleranza) per la climatizzazione in tutti gli edifici. Per l’accensione degli impianti di riscaldamento è definito un numero massimo di mesi all’anno e di ore giornaliere, differenziati per zona climatica, con possibilità di deroga da parte dei singoli Comuni.

Il DPR 74/2013 precisa inoltre le figure dei responsabili dell’esercizio, della conduzione, del controllo e della manutenzione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, i quali rispondono a tutti gli effetti qualora le norme in materia di sicurezza e di tutela dell’ambiente non vengano rispettate.

Il controllo e la manutenzione degli impianti vanno effettuate da ditte abilitate ai sensi del DM 37/2008 “Impianti negli edifici”. Nel caso di impianti termici di potenza superiore a 350 kWm, il responsabile deve essere certificato UNI EN ISO 9001 per il settore gestione e manutenzione degli impianti termici. Durante la verifica degli impianti va controllata anche l’efficienza energetica e specifico rapporto in merito va inviato al Catasto degli impianti termici.

Aria condizionata

Per accertare che le norme sul contenimento dei consumi energetici degli impianti termici siano rispettate, le autorità competenti effettuano ispezioni sugli impianti di climatizzazione invernale di potenza ternica utile nominale non minore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza ternica utile nominale non minore di 12 kW. L’ispezione comprende una valutazione di efficienza energetica del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento rispetto al fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale ed estiva dell’edificio, in riferimento al progetto dell’impianto, se disponibile, e una consulenza sui possibili interventi atti a migliorare il rendimento energetico dell’impianto in modo economicamente conveniente.

Per gli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale compresa tra 10 kW e 100 kW, alimentati a gas, metano o gpl e per gli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale compresa tra 12 e 100 kW, il controllo di efficienza energetica effettuato dal manutentore o dal responsabile è ritenuto sostitutivo dell’ispezione.

Prevenzione incendi: la nuova normativa

Il 4 aprile 2013 è entrato in vigore il DM 20 dicembre 2012, che sancisce le nuove regole tecniche relative alle misure di prevenzione incendi per gli impianti di protezione antincendio. Il decreto definisce la normativa per la progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione degli impianti di protezione dagli incendi installati in attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco. Gli impianti interessati sono quelli di rivelazione, segnalazione e allarme, controllo o estinzione e evacuazione di fumo e calore installati dopo il 4 aprile 2013, oppure già esistenti in quella data ma oggetto di interventi di modifica sostanziale.

Non sono invece oggetto del decreto, e hanno una regolamentazione propria secondo rispettivi decreti ministeriali o presidenziali, gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi; gli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione; gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre; i depositi di G.P.L. in serbatoi fissi di capacità complessiva superiore a 5 m3 e/o in recipienti mobili di capacità complessiva superiore a 5.000 kg; i depositi di soluzioni idroalcoliche; gli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione; i depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva non superiore a 13 m3.

Allarme fuoco

Tra le novità del DM 20 dicembre 2012, c’è la possibilità per il professionista antincendio (e non più solo per il gestore del servizio) di attestare l’idoneità di portata, pressione e continuità dell’alimentazione idrica da acquedotto con riferimento alle reti di idranti e alle reti sprinkler. L’impianto deve seguire la regola dell’arte ed il progettista è responsabile delle caratteristiche e dei parametri dell’impianto. Va chiarito che quando gli impianti seguono le norme UNI o EN, la progettazione può essere eseguita da un tecnico abilitato; quando invece gli impianti seguono le norme NFPA, il progetto deve essere firmato da un professionista antincendio, iscritto alle liste del ministero dell’Interno.

La nuova normativa indica infine qual è la documentazione da presentare per la valutazione dei progetti e quali sono i documenti da esibire in caso di controllo e quelli da tenere per l’esercizio.

Visualizza il testo integrale del DM 20 dicembre 2012

Gli incentivi per l’efficienza energetica

Il DM “ContoTermico” pubblicato il 28 dicembre 2012 ha dato attuazione al regime di sostegno che era stato introdotto nel 2011 dal D.Lgs. n°28 per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica ed alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Sono incentivabili gli interventi riguardanti l’efficientamento dell’involucro di edifici esistenti (coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari), la sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione), la sostituzione o la nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo). Qualora abbinate agli interventi menzionati, anche la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica possono essere oggetto di specifici incentivi.

L’incentivo consiste in un contributo alle spese sostenute, che viene erogato in rate annuali per una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati. Tale contributo è calcolato sulla base della tipologia di intervento e dell’incremento dell’efficienza energetica conseguibile con il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile e/o in funzione dell’energia producibile con gli impianti alimentati a fonti rinnovabili.

Soggetto responsabile dell’attuazione e della gestione del meccanismo, inclusa l’erogazione degli incentivi ai soggetti beneficiari, è il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A.

Sono ammessi a beneficiare dell’incentivo sia le amministrazioni pubbliche che soggetti privati (intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario).

Le categorie di interventi incentivabili sono due:
A) interventi di incremento dell’efficienza energetica;
B) interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.

Le Amministrazioni pubbliche possono richiedere l’incentivo per entrambe le categorie di interventi (categoria A e categoria B), mentre i soggetti privati sono ammissibili solo per la categoria B.

Gli interventi accedono agli incentivi del Conto Termico limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevante, previsti dal D.Lgs. 28/11 e necessari per il rilascio del titolo edilizio.

Informazioni per accedere agli incentivi

SolarExpo 2013

Da mercoledì 8 a venerdì 10 maggio 2013, Milano Fiera ospiterà la 14° edizione di SOLAREXPO. L’evento fieristico fra i primi tre al mondo specializzati sui temi dell’energia solare. All’esposizione fieristica saranno affiancati un insieme di eventi tecnico-scientifici di rilevanza per il settore, che ancora una volta faranno di questa manifestazione un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.

L’esposizione vedrà la presenza di tutti gli attori industriali nazionali nonché dei leader internazionali del settore. Gli ambiti interessati da SOLAREXPO sono:

  • fotovoltaico
  • fotovoltaico a concentrazione
  • solare termodinamico a concentrazione
  • solare termico
  • architettura solare

Oltre ad un ricco programma convegnistico, per tutta la durata della manifestazione, nei giorni 8 e 9 maggio SOLAREXPO ospiterà il Global Solar Summit.

L’orario per il pubblico è dalle 9:30 alle 18:30.

Biglietto di ingresso alla fiera e ai convegni € 15,00. Sul sito dell’evento sono disponibili maggiori informazioni su altri tipi di ingresso.

Sito web: www.solarexpo.com

Al via le sanzioni per le violazioni sui gas fluorurati

Il 12 aprile 2013 entra in vigore il D.Lgs. 26 del 5 marzo 2013, recante la Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2013. Il decreto regolamenta i provvedimenti per coloro – produttori, installatori e proprietari di impianti di refrigerazione, condizionamento, antincendio e pompe di calore – che violano le disposizioni previste dalle normative (DPR 27 gennaio 2012, n. 43) in materia di regolamento sulla gestione dei gas fluorurati. Specificatamente esse riguardano gli obblighi in materia di: contenimento delle perdite di gas fluorurati; recupero di gas fluorurati; certificazione delle imprese; trasmissione delle informazioni; etichettatura dei prodotti e delle apparecchiature; divieti d’uso; immissione in commercio; iscrizione al Registro dei Gas Fluorurati.

I gas fluorurati sono gas che non esistono in natura ma sono stati sviluppati a fini industriali; contribuiscono all’1,5% delle emissioni dei paesi industrializzati (dato UE) e sono particolarmente dannosi perché possono rimanere nell’atmosfera per migliaia di anni contribuendo all’incremento dell’effetto serra. Le disposizioni normative riguardano le attività con impiego di alcuni gas fluorurati ad effetto serra contemplati dal protocollo di Kyoto, ed in particolare:

  • gli idrofluorocarburi (HFC) utilizzati a fini di raffreddamento e refrigerazione, inclusa l’aria condizionata;
  • i perfluorocarburi (PFC), emessi durante la manifattura dell’alluminio ed utilizzati nell’industria elettronica;
  • l’esafluoro di zolfo (SF6), utilizzato anch’essi nell’industria elettronica

Il Registro dei Gas Fluorurati regolamenta le professionalità (imprese e persone) connesse alla gestione dei gas fluorurati ad alto impatto ambientale. La sua gestione è affidata alle Camere di commercio competenti, capoluogo di regione e di provincia autonoma. Le sanzioni per chi non rispetta le disposizioni di legge sono prevalentemente amministrative di natura pecuniaria e variano da 500 euro fino a 150 mila euro in relazione alla gravità della condotta (controllo dell’uso degli HFC, dei PFC e dell’esafluoruro di zolfo, tenuta del registro di impianto). I produttori che immettono in commercio prodotti o apparecchiature che contengono gas fluorurati ad effetto serra o violano le norme sul controllo dell’uso di esafluoruro di zolfo possono essere puniti anche con l’arresto da tre mesi a nove mesi.

Il 12 aprile 2013 è anche la data termine per l’iscrizione al Registro Telematico Nazionale da parte delle persone e delle imprese che svolgono attività su apparecchiature e impianti contenenti i gas fluorurati ad effetto serra (di cui ai Regolamenti CE 303/2008 e 304/2008).

La Unioncamere fa sapere che per le iscrizioni delle imprese, anche se non è ancora conclusa la pratica inerente alle persone utilizzate e quindi manca ancora il relativo certificato (provvisorio o definitivo), onde rientrare nel termine del 12 aprile, è sufficiente che venga avviata tramite il sistema telematico la pratica di iscrizione dell’impresa entro le ore 23.59 del 12 aprile 2013. L’avvio dell’iscrizione consentirà di tracciare, grazie alla marca temporale assicurata dalla firma digitale dell’utente, la data di avvio della pratica alla quale viene associato il rilascio di un apposito numero identificativo; nel momento in cui la persona sarà in possesso del certificato provvisorio, potrà essere completata e trasmessa anche la richiesta di iscrizione relativa all’impresa. In caso di mancata iscrizione la sanzione prevista varia da 1.000 a 10 mila euro.

Mostra Elettrotecnica Firenze

Da giovedì 4 a sabato 6 aprile 2013 dalle ore 9.00 alle 19.00, presso la Stazione Leopolda di Firenze si terrà la MOSTRA ELETTROTECNICA FIRENZE.

Si tratta di un evento imperdibile riservato agli operatori del settore elettrico ed elettrotecnico, organizzato da MEF s.r.l., distributore di materiale elettrico, presente con 28 punti vendita nel centro Italia.

Alla mostra esporranno le più importanti Aziende produttrici nazionali ed internazionali: 92 aziende in 6.000 metri quadrati di esposizione informeranno i visitatori sulle novità, gli sviluppi e le soluzioni più innovative del settore elettrotecnico. Per chi visiterà l’esposizione si tratterà di un vero e proprio viaggio nel futuro, dove conoscere i nuovi trend del mercato legati all’efficienza energetica, all’illuminotecnica, alla domotica ed alle energie rinnovabili.

MEF

L’ingresso alla mostra è gratuito e riservato esclusivamente agli operatori del settore. Per accedere occorre registrarsi nell’area visitatori del sito web. Per registrazioni effettuate dopo il 20 marzo, l’accredito sarà disponibile al desk d’ingresso durante gli orari di apertura dell’evento.

Per tutta la durata della mostra si svolgeranno convegni e workshop tematici sull’impiantistica, le norme, la sicurezza. Vedi il programma dei convegni.

La Stazione Leopolda è facilmente raggiungibile in auto (uscita A1 Firenze Nord, direzione Porta Prato) e in treno (10 minuti di autobus dalla stazione Santa Maria Novella).

Sito web: www.mostraelettrotecnicafirenze.it

EnergyMed 2013

EnergyMed, “la Mostra Convegno sulle Fonti Rinnovabili e l’Efficienza Energetica”, giunge alla VI edizione che si tiene a Napoli dall’11 al 13 aprile 2013, alla Mostra D’Oltremare, consolidando il ruolo di principale appuntamento sull’Energia nel bacino del Mediterraneo.

Golfo di Napoli

Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono, infatti, sempre più al centro dei piani di azione per la sostenibilità ambientale per cui EnergyMed diventa il contesto ideale per confrontarsi sullo stato dell’arte di settori innovativi legati al solare, all’eolico, alle caldaie ad alta efficienza e a biomasse, al recupero di materia ed energia dai rifiuti, ai veicoli a basso impatto ambientale e ai servizi; attenta all’evoluzione del mercato, la manifestazione vede la consolidata presenza delle tre sezioni dedicate all’edilizia efficiente “EcoBuilding-Salone dell’Edilizia Efficiente”, al riciclo “Recycle-Salone del Riciclo” e alla mobilità sostenibile “MobilityMed-Salone della Mobilità Sostenibile”.

Molte le novità di quest’anno, con un’esposizione che supera gli 8.000 metri quadrati, con un vasto programma congressuale e numerosi eventi speciali; infatti, i migliori esperti del settore e i rappresentanti delle principali imprese partecipano ai workshop tematici, agli incontri business to business e alle tavole rotonde. Gli organizzatori intendono, infatti, creare le condizioni ideali per l’aggiornamento professionale e per gli scambi commerciali tra aziende nazionali e straniere, favorendo un processo di internazionalizzazione sempre più proficuo in tale comparto produttivo.

Sito ufficiale EnergyMed

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Il badminton per ottimizzare l’efficienza energetica delle industrie produttive

Un robot con cui giocare! Un sogno dell’infanzia è ora diventato realtà per i ricercatori del Flanders’ Mechatronics Technology Centre (FMTC) in Belgio. Wim Symens e il suo gruppo hanno guidato lo sviluppo del primo robot che gioca a badminton. Ma il robot è solo una cavia per testare un software creato per ottimizzare l’efficienza energetica nel design dei macchinari.

Grazie al progetto di ricerca finanziato dall’UE ESTOMAD, un nuovo programma informatico è ora capace di scovare i “succhia-energia” nei cosiddetti sistemi meccatronici, che sono controllati sia da un software che da dispositivi elettronici. I risultati sono impressionanti. In seguito ad una analisi dell’efficienza energetica del robot badminton con il nuovo software, il gruppo di ricerca ha realizzato alcuni piccoli cambiamenti nei punti del sistema robotico in cui si era riscontrata il maggiore spreco di energia. «Siamo stati capaci di ridurre il consumo di energia del robot badminton del 50%» dichiara Wim Symens.

L’industria ha già espresso il proprio interessere nell’utilizzare questo tipo di analisi dell’efficienza energetica. Per esempio, PICANOL, un attore chiave nella produzione di macchine tessili, è stato capace di ridurre del 10/15% il consumo energetico delle macchine esistenti adattando il software alla propria linea produttiva.

badminton

Nel futuro gli ingegneri potrebbero utilizzare questo software per i macchinari anche prima che siano costruiti. Effettuare un’analisi virtuale nello stadio di progettazione potrebbe fornire un enorme vantaggio competitivo all’industria. «Un approccio virtuale è sempre preferibile. Puoi simulare le situazioni più strane, ad esempio temperature molto elevate o che cambiano repentinamente. Nella vita reale questi test sono molto costosi», spiega Tom Boermans dello studio di consulenza per soluzioni ingegneristiche LMS International, con sede a Leuven, in Belgio, uno dei partner del progetto.

In definitiva, il robot badminton e l’innovativo software aiuteranno gli ingegneri di molte industrie di diversa tipologia a ridurre il consumo energetico delle loro linee produttive, rendendole più sostenibili, e nel contempo a ridurre i costi dei loro prodotti finali. Questa è reale eco-innovazione.

Fonte: Science Daily